Chiesa di Sant Antonio Abate
La chiesa venne eretta nella prima metà
del XIV secolo anche se l'aspetto odierno (a parte la facciata)
risale a successivi rimaneggiamenti terminati nel 1664 per quanto
riguarda l'edificio esteriore, al 1862 per quanto riguarda il coro ed
al 1692 per quanto riguarda la navata.
L'11 gennaio 1836 crollò una delle volte delle campane, provocando
la morte di 47 persone presenti in quel momento all'interno
dell'edificio. In seguito ai lavori di ricostruzione venne modificata
la facciata dell'edificio, realizzandola in stile neoclassico su
ispirazione della chiesa di San Vittore di Cannobio
Chiesa di Santa Maria Assunta
La costruzione iniziata in stile barocco attorno al 1628 da Cristoforo
Orelli e consacrata il 5 giugno 1636, vi si conserva una delle più
fastose decorazioni barocche in stucco di tutto il Canton Ticino.
restauri negli anni 1899 e 1967-1971. Edificio a navata unica con
due cappelle laterali e coro poligonale. la facciata principale
allineata sul fronte delle case di via Cittadella è arricchita di una
grande statua in stucco di San Cristoforo. Il portale è coronato dallo
stemma del fondatore, affiancato da affreschi dell'Annunciazione. Le
nicchie laterali accolgono statue in stucco dei Santi Rocco, Sebastiano,
Vittore e Michele. All'interno, cui si accede da
un atrio sormontato dalla cantoria: volte e due archi trasversali
ricoperti di ricchi stucchi. Nei riquadri: dipinti murali con Scene
della vita della Vergine, accompagnate da sibille, profeti e simboli
mariani. Sulle pareti del coro:
affreschi con l'Annunciazione, la Visitazione, la Natività di Cristo e
l'Adorazione dei Magi. L'altare maggiore ha un paliotto in scagliola,
della seconda metà del secolo XVIII, dietro cui è posto un prezioso
tabernacolo ligneo a tempietto, rivestito di lamine d'argento sbalzato e
cesellato, della seconda metà del secolo XVII. Nella cappella di San Germano,
costruita tra il 1687 e il 1690 la decorazione in stucco è forse
dell'inizio del secolo XVIII; il dossale d'altare in stucco nella
nicchia contiene le reliquie del Santo. Nella cappella a destra, aperta
nel 1779, la nicchia marmorea settecentesca reca la statua lignea
dell'Assunta del 1672, attribuita alla bottega di Francesco Torriani di
Mendrisio. In navata: grandi statue in stucco di Santa Veronica e
Sant'Anna.
Chiesa San Francesco
La chiesa di S. Francesco, situata vicino al convento omonimo, risale,
secondo la tradizione, al 1316, ma l'edificio attuale fu ricostruito nel
1583 con le pietre del distrutto castello Visconteo. La basilica ha la
facciata in stile romanico con inseriti, nella parte inferiore, alcuni
bassorilievi con i simboli che la tradizione vuole ricordare come
emblemi delle tre corporazioni nelle quali era divisa la popolazione
locarnese: l'aquila dei nobili, il bue dei borghesi e l'agnello dei
terrieri. Reca pure un'iscrizione in carattere gotico con il nome di
Franchino Rusca datata 1427. Le tre navate dell'interno sono suddivise
da imponenti colonne in granito, sui lati si aprono cappelle con stucchi
e altari marmorei del secolo XVIII, alle pareti delle navate minori
resti di affreschi del '700 con effetto prospettico di gusto profano,
opera dei pittori locarnesi Orelli.
Il convento attiguo, dei frati minori, dopo essere stato ricostruito nel 1893, è stato trasformato in scuola magistrale cantonale.
Il convento attiguo, dei frati minori, dopo essere stato ricostruito nel 1893, è stato trasformato in scuola magistrale cantonale.
Chiesa Sacra Famiglia
L'idea
di realizzare una chiesa capace di servire il "Quartiere Nuovo" di
Locarno che tra gli anni '70/'80 si stava sviluppando in modo sostenuto
per accogliere le numerose famiglie provenienti dall'estero per lavoro, è
nata dalla preoccupazione pastorale dell'allora Arciprete don Ettore
Gobbi.
Si
è voluto costruire anzitutto un prefabbricato - sul terreno di Via
Canevascini - che per due decenni o poco più è servito come luogo di
culto e di ritrovo per le svariate attività pastorali, allora proposte e
seguite, oltre che dall'Arciprete Gobbi, anche dal Vicario don Mario
Cassol, particolarmente dedicato a quel Quartiere, e da quattro Suore
della Congregazione delle Suore missionarie francescane di Maria.
Sarà
sotto la spinta dell'Arciprete Ernesto Storelli che il 2 maggio 1990 si
darà inizio ai lavori di edificazione della nuova chiesa che verranno
portati a compimento verso la fine
del 1991 e l'inizio del 1992. Il nuovo edificio sacro consacrato dal
Vescovo Mons. Ernesto Togni delegato dall'allora Vescovo di Lugano Mons.
Eugenio Corecco, la domenica 20 settembre, è stato dedicato alla Sacra
Famiglia.
Chiesa San Giovanni Battista
Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
La prima citazione dell'edificio, all'epoca convento dell'ordine degli umiliati risale al 1291. Nel 1591 a seguito della soppressione dell'ordine, però, l'edificio fu annesso al vicino ospedale. Nel 600 infine, la chiesa fu modificata radicalmente secondo il gusto barocco e nel 1616 fu riconsacrata. Nello stesso anno iniziò la costruzione del convento, che dal 1627 ospitò le monache dell'ordine di sant'Agostino. Nel 1621 fu realizzato il portale che si apre sulla facciata .
Chiesa di Santa Maria in Selva
Chiesa e convento dei Santi Rocco e Sebastiano
Chiesa San Giovanni Battista
La
chiesa di San Giovanni fu consacrata nel 1385, ma non si può escludere
una sua precedente fondazione, sul modello delle cappelle funerarie
paleocristiane. L’edificio rimase intatto fino al 1789, quando la navata
venne demolita, ad eccezione del coro seicentesco trasformato poi in
ossario. La nuova costruzione, eretta accanto alla chiesa primitiva e
consacrata nel 1795, è stata disegnata da Giuseppe Perpellini che ha
ripreso, in proporzioni più ridotte, lo schema della planimetria del S.
Antonio di Locarno. La decorazione della cupola, con la Gloria del
Battista e i Quattro Evangelisti, è un’opera del pittore milanese Luigi
Fratini (1848). L’altare maggiore (1794), ricco di marmi policromi, è
recinto da una balaustra che abbraccia le due cappelle del transetto.
Gli altari laterali della navata conservano ancora le tele originali:
quella a sinistra, attribuita a Baldassare Orelli (1731), rappresenta la
Vergine col Bambino tra i ss. Defendente e Antonio da Padova, mentre
quella a destra raffigura il Crocifisso tra Maria e Giovanni. Degni di
nota la vasca battesimale con il ciborio ligneo intagliato e la statua
di San Giovanni Battista, forse di scuola genovese, che reca la data del
1758.
Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
La prima citazione dell'edificio, all'epoca convento dell'ordine degli umiliati risale al 1291. Nel 1591 a seguito della soppressione dell'ordine, però, l'edificio fu annesso al vicino ospedale. Nel 600 infine, la chiesa fu modificata radicalmente secondo il gusto barocco e nel 1616 fu riconsacrata. Nello stesso anno iniziò la costruzione del convento, che dal 1627 ospitò le monache dell'ordine di sant'Agostino. Nel 1621 fu realizzato il portale che si apre sulla facciata .
Chiesa di Santa Maria in Selva
Chiesa e convento dei Santi Rocco e Sebastiano
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